Ciò che è accaduto alla famiglia Tuan di Ponteacco lascia l'amaro in bocca.....
Ciò che è accaduto alla famiglia Tuan di Ponteacco lascia l’amaro in bocca a chi, da sempre, sostiene l’indispensabilità del mantenimento di un Pronto Soccorso efficiente a Cividale. Le indagini ci diranno quanto ha inciso il ritardo del soccorso in un caso evidente di patologia tempo-dipendente quale è l’infarto; rimane il dubbio che forse l’esito poteva essere diverso se l’ambulanza fosse partita subito da Cividale.
Proviamo un grande dolore per un evento che poteva capitare a chiunque nel vasto territorio del cividalese. Più volte ci siamo attivati verso tutti gli organi di partito ed istituzionali chiedendo di mantenere il Pronto soccorso e segnalando le criticità derivanti dalla costante carenza di personale. Abbiamo perfino chiesto l’attivazione di una postazione di ambulanza nelle Valli. Ma almeno che funzionino quelle esistenti!
Mai abbiamo receduto dalla difesa del servizio dell’emergenza perché nessun criterio economico può valere a fronte della possibilità di salvare una vita umana.
Pur concordando sull’opportunità di riqualificare il presidio cividalese con l’istituzione del Polo geriatrico ed il rafforzamento dei servizi distrettuali continueremo a batterci in ogni sede per il Pronto Soccorso.
La Regione è ancora in tempo a rivedere i criteri da adottare nella predisposizione del piano regionale dell’emergenza; che questa vita non sia stata persa invano e posa essere di monito a chi ha la responsabilità del bene della comunità regionale. E’ sulle situazioni di emergenza che si valuta la civiltà di un paese.
La nostra solidarietà va anche agli operatori che hanno vissuto i drammatici momenti del soccorso; sentirsi impotenti è devastante a maggiore ragione se ciò non deriva da imperizia professionale bensì da scelte organizzative