Gentile Presidente,
è di questi giorni la notizia dell’apertura di nuove aree di crisi nel tessuto produttivo del territorio che si sviluppa a ridosso del corso del Natisone. Si tratta della ENVIGO di San Pietro al Natisone, della VIDUSSI con sedi in Cividale e Remanzacco e della ED IMPIANTI con sede nel cividalese. Queste ultime crisi si inseriscono nel più generale panorama di decrescita delle realtà industriali ed economiche (vedi area del Manzanese) in un territorio già fortemente penalizzato dalla sua marginalità geografica e mettono a rischio la tenuta dell’intero tessuto sociale delle comunità interessate. La stessa presenza di servizi pubblici e sedi distaccate di Enti sovra comunali, ridottasi negli anni, ha generato ulteriori perdite di posti di lavoro. In tale frangente, appare quanto mai opportuno individuare e realizzare progetti di rilancio economico che tengano nel dovuto conto le risorse umane e materiali presenti sul territorio. Pur nei limiti delle competenze dell’Amministrazione regionale, Lei si è sempre adoperata per favorire il salvataggio delle aziende in difficoltà e per creare le condizioni per la nascita di iniziative imprenditoriali innovative. Pertanto, mi permetto di attirare la Sua attenzione sull’importante possibilità rappresentata dal progetto per l’istituzione del Parco fluviale transfrontaliero del Natisone che si prefigge l’ambizioso obiettivo di rigenerare il tessuto economico di quest’area, valorizzando non solo l’aspetto squisitamente ambientale in chiave turistica, ma anche creando reti d’impresa e filiere produttive che sostengano le aziende virtuose e individuino le potenzialità latenti. La Sua Amministrazione ha già espresso un parziale sostegno al progetto tramite la dott.ssa Sara Vito, Assessore all’ambiente ed energia, che ha valutato positivamente la proposta di istituire un Contratto di Fiume per il Natisone che metterà in relazione tutti i portatori di interessi dell’area interessata. A suo tempo, anche l’Assessore alle attività produttive, dott. Sergio Bolzonello, aveva colto la visione d’insieme prefigurata dal progetto e dato un parere favorevole, rispetto alle specifiche competenze, come pure l’Assessore alla Pianificazione territoriale Arch. Mariagrazia Santoro. Anche le dieci Amministrazioni locali coinvolte nel progetto, compreso Caporetto, hanno espresso parere positivo deliberando l’adesione al progetto. Inoltre, la nostra Associazione ha iniziato un lavoro certosino di coinvolgimento delle categorie produttive presenti in loco. Purtroppo tutto questo non è stato sufficiente a fare decollare l’iter istitutivo del Parco in quanto la, ben nota, riduzione delle disponibilità economiche degli Enti Locali, ha rallentato l’avvio dei lavori. Rivolgo a Lei, Presidente, un accorato appello affinché metta a disposizione della nostra gente, la Sua passione e la Sua competenza, per tradurre in realtà operativa quello che inizialmente sembrava il sogno di pochi volonterosi ed ora è diventato il progetto di un’intera comunità che intravvede la possibilità di creare futuro per i nostri ragazzi attraverso il lavoro qualificato. Serve un sobbalzo, un forte atto di volontà. Serve coraggio. Serve l’unione di tutte le componenti sociali. Superando l’appiattimento e la lentezza dei processi burocratici, possiamo portare a casa, in tempi ragionevoli il risultato. Possiamo, soprattutto, portare risorse economiche attingendo ai Fondi europei. Il Suo convinto e concreto sostegno, Presidente, può dare un nuovo impulso a tutto il processo. Come per altre aree di crisi, la regia dell’Amministrazione regionale e Suo in particolare, può fare la differenza. Confidando che non resterà indifferente alla richiesta di aiuto che Le rivolgiamo, restiamo in fiduciosa attesa. Cordiali saluti. (nel documento allegato trovi la lettera originale)
DOCUMENTO ALLEGATO
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