Apprendiamo dalla stampa che l'assessore Riccardi ha dichiarato che il Piano Attuativo Locale verrà modificato per la parte riguardante la struttura sanitaria di Cividale, non perché qualcuno ha alzato la voce! In realtà se non avessimo alzato la voce nessuna modifica sarebbe stata presa in considerazione malgrado le tante proposte avanzate.
Ebbene questo risultato è, invece, frutto dell'impegno di molti.
Le levate di scudi non sono state allarmismi strumentali, come affermato dall'assessore Catia Brinis, bensì una chiamata corale alla difesa della struttura sanitaria locale.
E' caduta all'inizio della campagna elettorale per le amministrative di questa primavera? Pazienza, ciò non toglie valore all'azione unitaria non solo dei protagonisti cividalesi ma di tutto il nostro territorio.
Molti , seppure di diversa appartenenza politica, hanno saputo collaborare.
1 - Le forze di opposizione cividalesi, che al loro interno hanno alcune competenze specifiche in materia sanitaria (Claudia Chiabai, Paola Strazzolini e Maria Cristina Novelli). Queste persone, avendo lavorato a lungo nelle Aziende sanitarie, hanno saputo leggere i segnali di pericolo contenuti nella riforma Riccardi e nel PAL stesso.
2 - Gli amministratori locali che, salvo poche e ben identificabili eccezioni, hanno compreso la necessità di fare fronte comune.
3 - La popolazione che ha iniziato a mobilitarsi.
Ora è necessario assicurarsi che la nuova formulazione del PAL faccia chiarezza su alcuni aspetti fondamentale.
Tutto ruota attorno alla riconversione della Medicina in un reparto di "degenze intermedie".
Ebbene l’AGENAS, Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali e il Ministero della Salute hanno definito questo tipo di struttura come una "struttura residenziale sanitaria (RSA) extraospedaliera" gestito dai Medici di base o dallo staff infermieristico o da Medici dipendenti o convenzionati e fa capo al Distretto, cioè qualcosa di diverso da un Reparto Medicina.
Se Riccardi vuole dare un profilo diverso a tale reparto è necessario precisare, scrivendolo chiaramente, che quello di Cividale sarà, a tutti gli effetti, un reparto ospedaliero, disponendo inoltre l'utilizzo della SDO per la dimissione cioè della Scheda di dimissione ospedaliera (e il personale sanitario capisce molto bene di cosa parlo).
Inoltre si precisi che tutto lo staff medico e infermieristico cividalese sarà collegato funzionalmente al Dipartimento di Medicina udinese.
Tutte le promesse di Riccardi devono trovare puntuale e dettagliata conferma nel PAL.
Deve inoltre essere precisato che il nuovo assetto rimarrà stabile nel tempo per evitare che, passate le elezioni di questa primavera, tutto venga nuovamente messo in discussione.
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