MESSAGGERO VENETO 24 luglio 2022
CIVIDALE
Il personale a bordo delle ambulanze del Distretto sanitario di Cividale passerà a tre elementi, anziché gli attuali due.
A confermarlo è il direttore dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli centrale, Denis Caporale, che però non si sbilancia su date.Anzi, rivendica gli sforzi fatti dalla sua direzione per trovare una soluzione all'annosa vicenda, su cui si discute da quasi un decennio. Una problematica interna, rileva il dirigente, sui cui tempi per arrivare finalmente a una quadra però ancora non c'è certezza. In ogni caso, «la politica non c'entra nulla su questa cosa - puntualizza Caporale -, ma è un impegno della direzione a mettere a posto l'organizzazione. Lo si farà con i passaggi e nei tempi dovuti, ci sono persone da formare».Sul tema, a inizio aprile, era intervenuto in Consiglio regionale Walter Zalukar (Gruppo misto), ricordando che la normativa regionale prevede che «le autoambulanze Als siano dotate di "equipaggio costituito da un infermiere, un autista soccorritore, un soccorritore di supporto", quindi complessivamente tre operatori. E ciò sia per esigenze connesse alle prestazioni sanitarie d'emergenza, come per esempio la rianimazione in un arresto cardiaco, sia per le esigenze relative alla sicurezza sul lavoro in quanto il sollevamento/trasporto di una persona inferma può essere garantita in sicurezza da non meno di tre operatori».Per integrare il servizio, servirebbero una dozzina di persone.Interrogazioni a riguardo si sono susseguite anche nell'assise municipale e alcuni attendevano una novità su questo fronte già da domani.
Tra loro, c'è Claudia Chiabai, referente regionale sanità di Azione, che accoglie le parole dell'Azienda sanitaria con cauto ottimismo: «Ci dicano quando ci sarà questa integrazione degli equipaggi, ormai c'è il mito di settembre. È evidente che con il periodo estivo ci siano problemi, tutti i servizi sono in difficoltà anche per colpa della recrudescenza del Covid. È vitale l'aumento a tre operatori per gestire il codice rosso, eliminando una serie di rischi. Chi ha lavorato in ambulanza sa cosa significa avere un equipaggio organizzato e qualificato».La stessa Chiabai aveva chiesto nuovamente soluzioni qualche mese fa in seguito a un caso di soccorso a Rualis, dove in assenza del terzo operatore era stato necessario chiedere l'intervento dei vigili del fuoco. Dal canto suo, l'Azienda sanitaria aveva rivendicato la regolarità e la correttezza dell'intervento. TD
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