IL TRISTE PELLEGRINAGGIO DELLE NEO-MAMME

Mentre si trascina stancamente il botta e risposta sulla sorte del presidio ospedaliero di Cividale, nel totale silenzio degli amministratori locali si consuma il destino dei servizi a disposizione delle donne, in particolare delle neo-mamme. Si chiama "Percorso nascite" ma il percorso si è trasformato in un triste pellegrinaggio delle neo-mamme tra i diversi Distretti dell'ASUFC Cividale, Udine e Tarcento ma a volte anche Palmanova.

A fronte di un Decreto Ministeriale n.77/2022 che ribadisce la centralità del Consultorio famigliare quale presidio per "la salute dei minori, delle donne,delle coppie e delle famiglie" e di un PNRR che stanzia ingenti somme a favore del rafforzamento di tali funzioni, l'Azienda sanitaria Friuli Centrale sta procedendo al lento smantellamento del servizio.

Sia nelle fasi preparatorie al parto sia nella fase successiva, laddove le giovani mamme hanno un bisogno disperato di essere rassicurate, seguite, istruire e supportate da personale esperto e sensibile, le risposte sono confuse, distratte e frammentarie.

Appare evidente che in un momento così delicato della vita di una donna avere una figura di riferimento costante è fondamentale. Invece cosa accade? Corsi pre-parto online, controlli pre e post parto itineranti fissati un distretti diversi con operatori diversi e sconosciuti. Per non parlare di appuntamenti fissati e annullati senza avvertire le mamme che si trovano a spostare i neonati con questa calura per poi scoprire sul posto che l'ostetrica non c'è. Perché? Ferie e malattie sono sempre state presenti ma ora si aggiunge un motivo in più: perché diverse ostetriche sono state spostate ad altre funzioni che non hanno nulla a che vedere con la loro preparazione specifica. Con la scusa del COVID vengono fatte scelte organizzative che hanno una ricaduta negativa per le utenti ma anche per operatrici che vedono svilita la propria professionalità ed esperienza. Il più delle volte scelte ritorsive, vendette nei confronti di operatori che non accetta supinamente il degrado dei servizi. Si denuncia a gran voce la drammatica curva discendente della natalità dell'Italia, ma la maternità viene avvilita ed ostacolata. Da ricordare poi che anche le adolescenti hanno bisogno di una guida sicura nella fase di approccio alla vita sessuale, per evitare gravidanze indesiderate o malattie della sfera intima. Il ginecologo è figura importante ma anche l'ostetrica può svolgere un ruolo importante. A questo serve il Consultorio, a prendere in carico la persona con tutte le professionalità necessarie e specifiche, anche psicologi, psicoterapeuti e riabilitatori.

Ci diranno che tutto verrà risolto con la costruzione della Casa della Comunità. Si, nel 2026! Intento si perdono grandi professionalità e si peggiora la condizione di quelle donne, poche, che desiderano un figlio malgrado la difficile situazione economica in cui versa il Paese.

Anche in questo caso si palesa la superficialità con cui Direzione aziendale e Assessorato regionale trattano questioni delicate che investono la salute dei cittadini




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