SOLLECITATA LA NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE DEL DISTRETTO SANITARIO

Reggenza pro tempore da settembre, la minoranza incalza Chiabai: urge una guida qualificata. 
MESSAGGERO VENETO (Lucia Aviani)


CIVIDALE. L’attesa della nomina del nuovo direttore del Distretto sanitario di Cividale, dallo scorso settembre (data del pensionamento della precedente figura di vertice, il dottor Luigino Vidotto) affidato a una reggenza pro tempore, riaccende il dibattito sul futuro della sanità locale e spinge una componente della minoranza consiliare a lanciare un forte appello in direzione della giunta regionale: «I presidi sanitari della cittadina ducale – rileva Claudia Chiabai, del Gruppo misto – sono in grave sofferenza. È una condizione più che nota, che si trascina da tempo: da qualche decennio, ormai, Cividale è punto dolente della sanità del Friuli Venezia Giulia. Mai ha ricevuto attenzioni sufficienti nel setto
re, nonostante le reiterate istanze avanzate in tal senso dall’assemblea civica e dalla commissione comunale per la salute. È vero che alcuni giorni fa è stata anticipata la determinazione a garantire la permanenza della funzionalità del pronto soccorso sull’arco delle 24 ore ed è vero che le Valli possono contare, dalla passata legislatura, sulla presenza fissa di un’ambulanza con base a San Pietro al Natisone, ma non può bastare». «La designazione dell’incarico di direzione, ora, avrà un peso determinante: è necessaria – sollecita l’amministratrice – una guida altamente qualificata, che prenda a cuore le sorti della realtà locale, dell’ampio territorio che fa riferimento al Distretto e a quel che resta dell’ospedale cittadino». «Bisogna lavorare – incalza
Chiabai – perché fra le due entità si crei quell’integrazione, quell’interrelazione che risulta fondamentale perché il sistema, nel suo complesso, vada a regime e funzioni a dovere. Questo non sembra essere accaduto, fino a oggi, quanto meno non nella misura opportuna. Ecco perché insisto sull’esigenza di conferire con celerità il ruolo di direttore a una figura di notevole competenza e di comprovata esperienza, capace di rappresentare un elemento di “congiunzione” fra distretto e ospedale». La guardia sul punto è alta, insomma. E non appena le riserve saranno sciolte e si conoscerà il designato, «ritengo – anticipa Claudia Chiabai – che sia importante organizzare un incontro fra il direttore e la commissione comunale per la salute». —




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